
Grandi Progetti Folli
L'arte di reinventare le cose
Easymouse - il primo mouse ergonomico
Tutti i mouse del mondo hanno un grosso difetto in comune: sono scomodi e faticosi. Talmente scomodi che succede spessissimo di premere un tasto per sbaglio! Il più delle volte è "solo" il tasto destro, ma talvolta si preme per sbaglio anche il sinisitro; e in entrambi i casi le conseguenze sono fastidiose sempre, e catastrofiche talvolta!
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File e cartelle che "scompaiono", depositati per sbaglio involontariamente in chissà quale cartella;
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Mail inviate per sbaglio;
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Misteriosi menu che compaiono di soppiatto senza apparente motivo
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Tutto questo perchè tutti i mouse attuali funzionano al contrario!
Pensateci bene: col vostro normale mouse, quando non state cliccando niente, state sforzando i muscoli per tenere alzate le dita ed evitare che clicchino i pulsanti: quando volete cliccare, dovete... non fare niente, cioè rilassare i muscoli e lasciare che il dito cada sul tasto!
E' per questo motivo che, a fine giornata, può capitare di iniziare a premere tasti a vanvera! I più stoici e resistenti riescono a non rilasciare le dita per 8-10 ore al giorno di seguito... e alla fine si ritrovano affetti dal tunnel carpale, una fastidiosa infiammazione di tendini e muscoli del polso!
Ecco quindi arrivare in soccorso dei nostri polsi Easymouse, il primo mouse che richiede un'intenzione per essere cliccato e non clicca niente quando siamo rilassati!




Dall'idea all'oggetto
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Ideato oltre 10 anni fa, all'epoca la tecnologia amatoriale disponibile permise all'autore di realizzare nient'altro che una sagoma in cartapesta di quello che sarebbe dovuto essere Easymouse:
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L'idea, all'epoca solo un abbozzo, era di tenere sempre le dita appoggiate, in modo da mantenere i muscoli rilassati. Purtroppo la cartapesta non permetteva grandi modifiche al desgin...
In ogni caso, produrre un prototipo in plastica per injection molding sarebbe costato alcune migliaia di euro! Solo nel 2016, col crollo dei prezzi delle stampanti (e delle stampe) 3d, e dopo un anno di "apprendistato" sulla modellazione 3d, l'autore è riuscito a realizzare fisicamente un prototipo funzionante.
Il primo passo è stato creare un nuovo prototipo, usando questa volta argilla ("DAS" bianco) anzichè cartapesta, in modo da poter affinare gradualmente il modello per approssimazioni successive; il risultato è stato il seguente:


E' scomparsa la "protuberanza" sul dorso del mouse, ma è rimasto il principio dell'appoggio per le dita, anche se realizzato in modo totalmente diverso.
Messo a confronto con un piccolo mouse:

Già dal bozzetto in creta è possibile intravedere il design rivoluzionario: il poggia-dita!
La modellazione 3d
Una volta realizzato un prototipo soddisfacente, occorreva trasferirlo su computer per affinare il modello e renderlo stampabile in 3d.
Dopo un primo test effettuato con Autocad 123d, che si è rivelato lento, farraginoso, poco intuitivo e poco rispettoso della privacy (invia automaticamente tutte le foto su cloud) si è passati all'app per Android gratuita "SCANN3d": questo semplice ma potente programma parte da una serie di semplici foto di un soggetto prese da una decina di angolazioni diverse ed ottiene un dettagliato modello 3d:
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Notare che il modello 3d grezzo iniziale ottenuto include anche il pavimento!
Partendo da questo rudimentale modello è stato poi necessario eliminare le parti inutili, rendere più lisce e regolari altre parti, quindi "ritagliare" i tasti e il buco per la rotella, e infine creare sotto i tasti i pistoncini per premere gli interruttori.
L'immagine che segue mostra una prima elaborazione: è stato eliminato il pavimento, eliminata la finta rotella in argilla (sostituita con una superficie piana), ed è stata allargata la sezione davanti al poggiadita, destinata ad ospitare qualche altro tasto:
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Segue poi il ritaglio dei tasti:
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Queste ed altre operazioni sono state rese possibili dal potente programma Meshmixer, utile per lavori "macroscopici" come fusione insieme di più forme, ritagli, sezionamenti, aggiunte, per chiudere buchi e riparare errori di scansione, e infine, tramite una semplice estrusione radiale, trasformare un guscio vuoto di dimensioni nulle in un guscio spesso 1 millimetro in cui ritagliare i tasti e a cui aggiungere i pistoncini.
Rifiniture
Terminato il lavoro macroscopico con Meshmixer, è iniziato il lavoro minuzioso, vertice per vertice, triangolo per triangolo, di creazione dei pistoncini sotto ai tasti, e di creazione dei supporti per gli interruttori e l'elettronica: per questi lavori "di fino" è stato necessario usare Sketchup, un tempo commercializzato da Google e adesso dalla Trimble.
Fatto questo, è stato necessario realizzare, sempre con sketchup, il supporto in plastica per gli interruttori; allo scopo, sono state prese le misure degli interruttori di un mouse pre-esistente, creati i rispettivi modelli in sketchup, e infine gli sono stati creati i supporti intorno:
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I microinterruttori collocati sotto i pulsanti
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Il supporto
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Il supporto visto da solo
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La stampa
Dopo un nuovo passaggio in Meshmixer per eliminare gli ultimi errori di modellazione che renderebbero non stampabile l'oggetto,
...ecco finalmente l'upload su un servizio di stampa 3d online, nello specifico Shapeways, che offre l'interessante opzione "print anway", cioè "stampa in ogni caso, anche se ci sono errori": utile per ottenere rapidamente prototipi senza dover stare troppo a ritoccarli e correggerli se non sono proprio perfetti.
Il risultato arrivato a casa dopo pochi giorni:
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Il prodotto finale
Una volta realizzata la stampa, è arrivata la parte più semplice: l'installazione dell'elettronica inerna. Prelevata da un mouse esistente e precedentemente accuratamente misurata in modo da rendere Easymouse compatibile con essa, è stato sufficiente attaccarla agli appositi supporti già previsti nel modello 3d, e il mouse era finalmente finito:
Ed è già in preparazione un ulteriore modello di Easymouse, ancora più comodo: lo usi come una penna, con pollice e indice:

















